Francesco Cera

 

 

 

 

 

 

Un’Accademia Musicale per i Duchi d’Este

 

Note al concerto tenuto il 25 Maggio 2022 nel Teatro Olimpico di Vicenza dagli allievi del Dipartimento di Musica Antica

del Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza

diretti da Francesco Cera

 

 

Tra le corti italiane che nel Rinascimento diedero maggior impulso alla musica, la corte dei Duchi d’Este a Ferrara merita una speciale considerazione. Già dalla seconda metà del Quattrocento, Ercole I d’Este cominciò ad avere al suo servizio famosi compositori fiamminghi, tra i quali il sommo Josquin des Prez. Bartolomeo Tromboncino, Andrian Willaert, Cipriano de Rore, insieme a decine di cantori e strumentisti diedero vita ad una fucina di creazione musicale fervida e di altissimo livello. Durante il ducato di Alfonso II, nella seconda metà del Cinquecento, la musica trovò ancor nuove strade stilistiche, spingendosi fino a sperimentazioni del tutto nuove nel panorama europeo. L’attenzione di alcuni compositori si orientò verso la musica cromatica, applicata non solo al madrigale ma anche alla musica strumentale, nonchè alla creazione di nuovi strumenti, quali l’archicembalo cromatico-enarmonico, il claviorgano, il chitarrone e l’arciliuto.

Fu poi con il terzo matrimonio di Alfonso II, avvenuto nel 1579 con Margherita Gonzaga, che la musica vocale ebbe uno straordinario impulso verso nuove vie. Tra le dame di Margherita vi era la giovane Laura Peperara, brillante nell’arte di cantare accompagnandosi con l’arpa. Alla Peperara fu chiesto di unirsi in concerto alle virtuose Anna Guarini (cantante e liutista) e Livia D’Arco (cantante e violista), sotto la guida del compositore di corte Luzzasco Luzzaschi, il quale cominciò a scrivere nuovi madrigali concepiti per le loro voci accompagnate dagli strumenti suonati da loro stesse. Si venne a creare così il memorabile “Concerto delle Dame” che il duca Alfonso amava ascoltare in privato, e orgogliosamente faceva sentire agli illustri ospiti della corte. Il loro canto straordinario – secondo testimoni che ne lasciarono memoria – univa un eccellente virtuosismo ad una non comune espressione del senso poetico del testo, attraverso un uso raffinato del colore timbrico e della dinamica vocale. A queste dame si unì, per alcuni anni, la poliedrica musicista e letterata modenese Tarquinia Molza.

Il programma del concerto odierno propone una selezione di musiche che i Duchi d’Este avrebbero potuto ascoltare negli anni tra il 1580 e il 1595. Madrigali su testi di Tasso, Guarini e Petrarca, eseguiti sia a cappella che con l’intervento di strumenti, alternati a canzoni e madrigali diminuiti affidati a varie formazioni strumentali. Gli autori in programma furono tutti – in diversi periodo – attivi o in contatto con la musica di casa d’Este. Il Principe Carlo Gesualdo di Venosa – che a Ferrara prese moglie in seconde nozze Leonora d’Este -, il fiammingo Jaches de Wert, i clavicembalisti e organisti Luzzasco Luzzaschi e Claudio Merulo, il virtuoso di viola da gamba Orazio Bassani, e infine l’esordiente Luca Marenzio, che ad Alfonso II dedicò il suo primo libro di madrigali a sei voci.  Alle tre voci femminili del “Concerto delle Dame” era affiancato un basso, ed è questo tipo di formazione che intendiamo riproporre per l’esecuzione di madrigali, con l’ausilio di diversi strumenti a raddoppiare o a sostituire le voci previste in partitura.

Negli stessi anni il Teatro Olimpico di Vicenza apriva le porte a simili “ritrovi” di altissimo livello nel campo del teatro e della musica. Lo splendido scenario dello Scamozzi fa’ dunque da cornice artistica perfettamente coeva alle musiche eseguite dagli allievi del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio vicentino.

Francesco Cera


Il programma:

Claudio Merulo                                  Canzon vigesimaterza a 5 strumenti1

1533-1604

Carlo Gesualdo                                  Madrigale “Luci serene e chiare” a 5 voci2

1566-1613

Francesco Da Milano                        Fantasia XL per liuto

1494 – 1543

Luzzasco Luzzaschi                           Madrigale “T’amo mia vita” a 3 soprani3

1545-1607                                              Canzone decima a 4 strumenti1

Toccata del quarto tono per clavicembalo4

Madrigale “Ch’io non t’ami, cor mio” a 1 soprano3

Claudio Merulo                                   Canzone decimaottava a 4 et 5 si placet1

1533-1604

Luzzasco Luzzaschi                            Madrigale “O dolcezze amarissime” a 3 soprani3

1545-1607

Carlo Gesualdo                                    Madrigale “Or che in gioia credea” a 5 voci2

1566-1613                                                seconda parte “O sempre crudo Amore”

Jaches de Wert                                   Madrigale “Valle, che de’ lamenti miei” a 5 voci5

1535-1596                                               seconda parte “Ben riconosco in voi”

Orazio Bassani                                     Madrigale di Cipriano de Rore “Signor mio caro” diminuito6

1560ca.-1615

Jaches de Wert                                     Madrigale “Vezzosi augelli” a 5 voci7

1535-1596

Luca Marenzio                                       Madrigale “Come inanti de l’alba” a 6 voci8

1553-1599                                                  seconda parte “Così questa, di cui canto”

 

Fonti dei brani in programma:

 

1 Canzoni da sonare con ogni sorte di stromenti a quattro, cinque, et otto. Venezia 1608

2 Madrigali a cinque voci. Libro Quarto. Ferrara 1596

3 Madrigali per cantare et sonare a uno, doi e tre soprani. Roma 1601

4 Il Transilvano. Dialogo sopra il vero modo di sonar organi. Venezia 1593

5 Il nono libro de madrigali a 5 et 6. Venezia 1588

6 Lezioni di contrappunto fatte da Francesco Maria Bassani. Manoscritto

7 Ottavo libro dei madrigali. Venezia 1586

8 Il primo libro de madrigali a sei voci. Venezia 1581

 

Serena Peroni soprano primo

Marta Fraccaroli soprano secondo

Sara Tommasini contralto

Alberto Peretti basso

Elena Chilese flauto dolce

Fabiano Martignago flauto dolce*

Matteo Rozzi violino

Martina Pettenon violino e viola

Daniela Colangelo viola da gamba

Adele Serena viola da gamba

Rolando Moro violoncello

Marco Zuin liuto e tiorba

Giulio Francesco Togni clavicembalo

* Docente di Flauto dolce

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